Nel descrivere il funzionamento e
l'organizzazione dei Gac è opportuno sottolineare sinteticamente le differenze
che lo distinguono dai Gruppi d'Acquisto Solidale (Gas). I Gas solitamente rispondono
ad una dinamica organizzativa autogestita a bassa intensità logistica, ogni
componente assorbe in modo volontario il costo di distribuzione degli acquisti.
La loro struttura è caratterizzata da un numero di consumatori relativamente
piccolo, la cui crescita è auto-limitata: superata una certa soglia i Gas
manifestano sovente fenomeni di gemmazione.
Nel progetto “Collettivo è
Meglio” invece, il coordinamento di ogni gruppo è di fatto delegato al Movimento
Consumatori e ad un rappresentante per ogni Gac (detto facilitatore locale). Il
Gac diventa un servizio che il MC, braccio operativo della Provincia, fornisce
agli associati. I Gac funzionano con ritmo settimanale a giorno fisso (martedì,
mercoledì e giovedì). Ogni lunedì sera gli iscritti ricevono tramite newsletter
il listino aggiornato con i prodotti che verranno consegnati la settimana
successiva. Gli aderenti al Gac possono scegliere e compilare l'ordine tra i
prodotti presenti nel paniere. La loro richiesta può essere presentata sia al
loro Gac d'appartenenza durante i giorni e negli orari di apertura, oppure
mediante la piattaforma di acquisto on line (http://www.sostenibile.com/gac/mc).
Tutti gli ordini pervenuti nei singoli Gac vengono sommati in un unico ordine
di gruppo dal facilitatore che invia il proprio ordine di gruppo al Movimento
Consumatori, il quale scorpora e inoltra le varie quantità dei prodotti ai
rispettivi produttori. Una volta arrivata nel magazzino centrale dei Gac, in
via Goito nel quartiere San Salvario, la merce viene divisa in base agli ordini
aggregati di ogni singolo Gac. Il trasportatore così, ritira la merce
portandola nelle varie sedi dei gruppi. Qui ogni facilitatore compone gli
ordini individuali riunendo all'interno di cassette i prodotti richiesti da
ogni singolo associato. Per quanto riguarda i prodotti secchi invece,
l'operazione di suddivisione nelle varie spese individuali di ogni associato,
per tutti i Gac, viene effettuata direttamente nel magazzino centrale. Ogni
sede del Gac (normalmente messa a disposizione a titolo gratuito dai Comuni
ospitanti o dalle associazioni) è aperta tre/quattro ore (normalmente dalle 16
alle 20) a giorno fisso (martedì, mercoledì o giovedì) in cui gli iscritti
possono passare a ritirare la propria spesa ordinata la settimana precedente e
pagare alla consegna. La partecipazione ad un Gac, diventando un servizio che
il MC offre agli associati, ha un costo. Nei primi anni in realtà, la tessera
associativa era di 2€ permettendo così di iscriversi ad un costo nullo. Con il
tempo il MC, a causa dei finanziamenti della Provincia che via via diminuiscono
sempre di più, decide di introdurre una quota associativa annuale pari a 30€
per i Social-Gac e 50€ per tutti gli altri Gac e la possibilità di provare il
servizio attraverso una tessera di “Benvenuto al Gac” che con 10€ dà la
possibilità di accedere a tre ordini e volendo di continuare ad accedere al
servizio con l'iscrizione.
Oltre al funzionamento logistico,
una delle attività più impegnative nel momento di attivare un progetto di
gruppo d'acquisto, è la selezione della lista di produttori da cui rifornirsi.
Mentre nei Gas tale scelta viene presa in modo orizzontale e partecipato tra
tutti gli iscritti, nel progetto “Collettivo è Meglio” l'attore principale
nella selezione dei produttori è il Movimento Consumatori. Tale aspetto porta
ad allontanare i singoli consumatori dai produttori, riducendo talvolta
significativamente quel valore aggiunto dato dalla relazione tra consumatore e
produttore capace di generare rapporti di fidelizzazione e quindi di continuità
nel mantenimento del Gruppo d'Acquisto. Inoltre, tale aspetto relazionale, è
tanto più incisivo quanto più i due attori riescono a trovare dei momenti e dei
luoghi di scambio.
Le caratteristiche dei prodotti
del paniere dei Gac sono completamente altre rispetto a quelle dei prodotti che
affollano gli iper/supermercati nei quali le grandi marche si contendono le
posizioni sugli scaffali a colpi di campagne pubblicitarie milionarie. Al
contrario, nessuno dei prodotti del paniere Gac viene pubblicizzato attraverso
i media. Le aziende piemontesi riforniscono gran parte dei prodotti dei Gac.
Tali aziende producono soprattutto prodotti non lavorati o ad alta
deteriorabilità. La localizzazione di tali aziende è concentrata nella
provincia di Torino e Cuneo entro un raggio di circa 50 chilometri da Torino.
La distribuzione dei restanti produttori coinvolge invece l'intera penisola e
la loro offerta è principalmente caratterizzata da prodotti lavorati. L'80% dei
prodotti del listino è caratterizzato da prodotti biologici ad un prezzo che
risulta essere il 50% inferiore a quello di prodotti equivalenti che si possono
trovare nelle botteghe specializzate o nei supermercati. Il paniere non
contiene, inoltre, nessun prodotto di quarta gamma ovvero quei prodotti
ortofrutticoli pronti per il consumo, frutta e verdura fresca, lavata,
asciugata e tagliata, confezionata in sacchetti o contenitori di plastica.
Importante sottolineare anche la sensibilità nella scelta di aziende che
praticano agricoltura sociale come nel caso di Cavoli Nostri e Il Ramo. La
scelta di queste aziende contribuisce a far sì che i ricavati di vendita
possano contribuire alla sostenibilità economica di queste realtà e può
configurarsi come un tassello importante del percorso riabilitativo e/o di
inserimento sociale di persone svantaggiate.
I prodotti ortofrutticoli del
paniere sono stagionali, cioè venduti nei periodi dell'anno in cui avviene la
maturazione di quelle colture, e alcuni produttori si alternano di conseguenza
nel corso delle stagioni a seconda dei prodotti offerti e nel rifornimento di Gac
diversi (in altre parole vi sono più produttori di ortofrutta che riforniscono
solo determinati gruppi dato che ogni azienda non può garantire da sola la
fornitura, ad esempio di insalata, a tutti gli associati degli 11 Gac). Il
paniere risulta essere estremamente articolato e nel corso del tempo si è
ampliato sempre di più. Contiene quasi 300 prodotti che variano
dall'ortofrutta, ai prodotti secchi come pasta, riso, cereali, pane, prodotti
da forno, snack dolci e salati, alle bevande alcoliche ed analcoliche, ai condimenti,
alla carne (che viene fatta girare una volta ogni tre settimane in ogni Gac) e i
salumi, fino a comprendere prodotti per l'igiene della casa e della persona.
L'ampia scelta di prodotti, riforniti da quasi 50 produttori, permette quindi
di comporre in maniera quasi completa la spesa settimanale. Il paniere di
Gennaio contiene sette varietà di mele diverse del territorio piemontese
(Dalinette, Fuji, Golden, Granny Smith, Red Delicious, Creemson, Grigia di
Torriana), sicuramente un numero esagerato ma segnale dell'importanza e del
valore culturale del progetto nel riscoprire l'estrema varietà e le ricchezze
del proprio territorio. Il progetto permette inoltre di conoscere determinati prodotti,
come ad esempio il cavolo nero, di cui non si sospetta nemmeno l'esistenza (ci si
potrebbe aspettare che sia un normale cavolo rotondo nero, in realtà sono
mazzetti di foglie). Quando non è possibile rivolgersi a produttori locali i
Gac si rivolgono anche a produttori molto distanti, rimanendo però sempre entro
i confini nazionali; infine i prodotti non reperibili nel mercato nazionale ,
se pur acquistati da produttori esteri, cercano di rispettare sempre i
requisiti di una filiera corta funzionale, è il caso del caffè, del cioccolato,
delle banane, provenienti solitamente dall'America
Latina dal circuito del commercio equo e solidale.
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